Il tuo sorriso

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l’aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l’acqua che d’improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d’argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d’aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amore mio, nell’ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d’improvviso
vedi che il mio sangue macchina
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d’autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell’isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l’aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morirei.

Pablo Neruda

San Valentino

San Valentino è considerato il patrono degli innamorati e il protettore degli epilettici.
Diventò vescovo di Terni nel 197.
Dedicò la sua vita alla conversione dei pagani e alla predicazione del Vangelo.
Era il periodo delle persecuzioni contro i cristiani.
Pur essendosi rifiutato di rinnegare la propria fede, nel 270 l’imperatore Claudio II lo graziò.
Più tardi fu arrestato nuovamente e decapitato il 14 febbraio del 273 per ordine dell’imperatore Aureliano.
La festività religiosa fu istituita nel 496 da papa Gelasio I probabilmente per sostituire una festa pagana festeggiata nello stesso giorno e dedicata alla fertilità.
L’associazione del Santo con l’amore romantico avviene più tardi, quasi sicuramente nei primi secoli del secondo Millennio. Ricordiamo, infatti, che il 14 febbraio del 1400 fu fondato a Parigi l'”Alto Tribunale dell’Amore” il cui scopo era quello di intervenire nelle controversie relative ai tradimenti, violenze contro le donne e contratti d’amore.
Nella seconda metà del 1800 avviene la commercializzazione della festa quando alcuni imprenditori cominciano la produzione industriale dei bigliettini d’amore (valentine).
Oggi non solo i bigliettini ma ogni sorta di regalo, dal monile ai cioccolatini o ai fiori, sono il simbolo dell’amore che gli innamorati si promettono in questo giorno.
Certamente è bello essere al centro dei pensieri del proprio amato ma probabilmente non è necessaria una festa perché questo avvenga e soprattutto non è necessario un regalo per dimostrare il proprio amore. L’amore va dimostrato ogni giorno, anche con piccoli gesti quotidiani.
Buon San Valentino a tutti!