Poesia per un figlio

Staccati da tutto ciò
Che è terra, figlio mio
Metti le ali e librati
Nell’aria, insieme agli uccelli
Godi del calore del sole
Del chiarore della luna
Del luccichio delle stelle.
Inebriati di libertà
Respirala a fondo
Perché per questo
Sei stato creato
Non per amare
Le cose terrene
Ma quelle nobili
Che sono il sale della vita.

Sandra Greggio

Perchè possiamo essere ottimisti. Qualcosa sta accadendo – Paolo di Cesare 

Mentre ogni giorno abbiamo mille ragioni per dire che tutto va male possiamo girare lo sguardo e scoprire che ci sono altre mille ragioni per dire che tutto va bene. Nella battaglia tra ottimisti e pessimisti sembra sempre che gli ultimi abbiano una ragione in più ma non è così. Il mondo cambia e se noi ci impegniamo per accelerare questo cambiamento positivo la terra potrà essere ancora il paradiso che molti di noi hanno sperimentato la dove manca l’intervento umano.

Lascia un commento e, se vuoi, visita eccellenze.org/kaizen per diventare anche tu un ottimista

Penny e i figli… di tutti noi!

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Ai figli. Ci sono cose da dire.

Ci sono cose da dire ai nostri figli. Come ad esempio che il fallimento é una grande possibilità.

Si ricade e ci si rialza. Da questo s’impara. Non da altro.

Dovremmo dire ai figli maschi che se piangono, non sono femminucce. Alle femmine che possono giocare alla lotta o fare le boccacce senza essere dei maschiacci.

Dovremmo dire che la noia è tempo buono per sè. Che esistono pensieri spaventosi, e di non preoccuparsi.

Dovremo dire che si può morire, ma che esiste la magia.

Ai nostri figli dovremmo dire che il giorno del matrimonio non è il più bello della vita. Che ci sono giorni sì, e giorni no. E hanno tutti lo stesso valore.

Che bisogna saper stare, e basta. E che  il dolore si supera.

Ai nostri figli maschi dovremmo dire che non sono Principi azzurri e non devono salvare nessuno. Alle femmine che nessuno le salva, se non loro stesse. Altrimenti le donne continueranno a morire e gli uomini ad uccidere.

Ai nostri figli dovremmo dire che c’è tempo fino a quando non finisce, e ce ne accorgiamo sempre troppo tardi.

Dovremmo dire che non ci sono nè vinti nè sconfitti, e la vita non è una lotta.

Dovremmo dire che la cattiveria esiste ed è dentro ognuno di noi. Dobbiamo conoscerla per gestirla.

Dovremmo dire ai figli che non sempre un padre e una madre sono un porto sicuro. Alcuni fari non riescono a fare luce.

Che senza gli altri non siamo niente. Proprio niente.

Che possono stare male. La sofferenza ci spinge in avanti. E prima o poi passa.

Dovremmo dire ai nostri figli che possono non avere successo e vivere felici lo stesso. Anzi, forse, lo saranno di più.

Che non importa se i desideri non si realizzano, ma l’importante è desiderare. Fino alla fine.

Bisogna dir loro che se nella vita non si sposeranno o non faranno figli, possono essere felici lo stesso.

Che il mondo ha bisogno del loro impegno per diventare un luogo bello in cui sostare.

Che la povertà esiste e dobbiamo farcene carico.

Che possono essere quello che vogliono. Ma non a tutti i costi.

Che esiste il perdono. E si può cedere ogni tanto, per procedere insieme.

Ai figli dovremmo dire che possono andare lontano. Molto lontano. Dove non li vediamo più.

E che noi saremo qui. Quando vogliono tornare.

Il senso della vita per un padre

Voi siete la mia vita. Siete la carne. Il sangue che l’attraversa. Siete l’aria che entra nei polmoni e l’acqua che mi disseta.
Siete le mie braccia. Le mie gambe. Il mio cervello e il mio cuore. Siete ogni organo del mio corpo che mi serve per vivere.
Siete il mio futuro. Siete quello che sarà di me dopo di me. Siete il mio ricordo e la mia speranza. Voi siete il mio rimorso e il mio rimpianto.
Voi siete la mia soddisfazione impareggiabile e la frustrazione per non essere stato mai abbastanza.
Siete il mio sogno. La mia grazia e la mia beatitudine.
Voi siete la mia pena e il mio dolore. Siete il tempo senza voi che non mi ridaranno mai.
Siete l’odio e la ricerca di un colpevole e siete l’amore e la confessione di una colpa.
Voi, comunque vada, siete il senso di immortalità che mi porterò fino alla morte.

Antonio Trani

 

 

Fiore in fiore – poesia di Marco Costanzo

Pensa alla tua vita
come un fiore in fiore.
Come sei tu ora.
Sii presente a te stesso
ogni giorno.
Ascolta i dolori,
trasformali in lezioni preziose.
Respira le piccole gioie,
apprezzale come polline di vita.
La tua missione é scritta in te
Solo tu puoi essere il meglio
di te stesso.
Solo tu puoi decidere
di essere un fiore
che non appassisce mai.

Marco Costanzo

Fiore di Maggio – Fabio Concato

Questo post lo dedichiamo ad Elena Sofia che è nata oggi alle 16,30! Auguri alla mamma ed al babbo dallo staff di Poesie e dediche

Tu che sei nata dove c’e’ sempre il sole
sopra uno scoglio che ci si puo’ tuffare
e quel sole ce l’hai dentro il cuore
sole di primavera
su quello scoglio in maggio e’ nato un fiore.
E ti ricordi c’era il paese in festa
tutti ubriachi di canzoni e di allegria
e pensavo che su quella sabbia
forse sei nata tu
o a casa di mio fratello non ricordo piu’.
E ci hai visto su dal cielo
ci hai provato e piano sei venuta giu’
un passaggio da un gabbiano
ti ha posata su uno scoglio ed eri tu.
Ma che bel sogno era maggio e c’era caldo
noi sulla spiaggia vuota ad aspettare
e tu che mi dicevi guarda su quel gabbiano
stammi vicino e tienimi la mano.
E ci hai visto su dal cielo
ci hai provato e piano sei venuta giu’
un passaggio da un gabbiano
ti ha posata su uno scoglio ed eri tu.
Tu che sei nata dove c’e’ sempre il sole
sopra uno scoglio che ci si puo’ tuffare
e quel sole ce l’hai dentro il cuore
sole di primavera
su quello scoglio in maggio e’ nato un fiore

I bambini imparano ciò che vivono

I bambini imparano ciò che vivono.
Se un bambino vive nella critica impara a condannare.
Se un bambino vive nell’ostilità impara ad aggredire.
Se un bambino vive nell’ironia impara ad essere timido.
Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.
Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.
Se un bambino vive nell’incoraggiamento impara ad avere fiducia.
Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.
Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede.
Se un bambino vive nell’approvazione impara ad accettarsi.
Se un bambino vive nell’accettazione e nell’amicizia impara a trovare l’amore nel mondo.

… a volte è difficile guardare in faccia la realtà ed ammettere di sbagliare, ma se non siamo in grado di farlo per i nostri figli ben misera è la nostra esistenza …

Ave Maria – Buona Novella (1970)

E te ne vai, Maria, fra la gente

che si raccoglie intorno al tuo passare,

siepi di sguardi che non fanno male

nella stagione di essere madre.

Sai che fra un’ora forse piangerai

poi la tua mano nasconderà un sorriso:

gioia e dolore hanno il confine incerto

nella stagione che illumina il viso.

Ave Maria, adesso che sei donna,

ave alle donne come te, Maria,

femmine un giorno per un nuovo amore

povero o ricco, umile o Messia.

Femmine un giorno e poi madri per sempre

nella stagione che stagione non sente.

Fabrizio De Andrè

Ritratto della mia bambina – Saba

La mia bambina con la palla in mano,
con gli occhi grandi colore del cielo
e dell’estiva vesticciola: « Babbo
– mi disse – voglio uscire oggi con te ».
Ed io pensavo: Di tante parvenza
che s’ammirano al mondo, io ben so a quali
posso la mia bambina assomigliare.
Certo alla schiuma, alla marina schiuma
che sull’onde biancheggia, a quella scia
ch’esce azzurra dai tetti e il vento sperde;
anche alle nubi, insensibili nubi
che si fanno e disfanno in chiaro cielo;
e ad altre cose leggere e vaganti.

Poesie dei lettori – COSI’ Nell’ombra – Anna Maria Giacobbe Guglielmone

COSI’ Nell’ombra
ci sarà sempre
la mia luce
il mio canto
le mie carezze
il mio affetto
il mio amore
il mio cuor
per te
Quando la mia luce
verrà ombra

Questa poesia l’ha scritta mia mamma dedicandola a me. Lei ora non c’è piu’…e io sento il rimorso di non averla mai accompagnata ai suoi premi letterari…

Vorrei ora regalarle questo spazio affinche’ qualcuno possa leggerla ed apprezzarla.

Maria Elena